La ragade anale è un’ ulcera (ulcerazione dermo-epidermica) del canale anale che si manifesta con intenso dolore, soprattutto al passaggio delle feci. È localizzata al bordo interno dell’ano. In genere si localizza nel quadrante posteriore posteriormente.

La ragade può essere idiopatica (non si conosce bene la causa di questa patologia) oppure essere secondaria ad interventi chirurgici, infiammazioni perianali o del retto, ecc.

Nel caso della ragade idiopatica si pensa che vi siano fattori iniziali quali un’ischemia della mucosa con spasmo della muscolatura sfinteriale in presenza di fattori scatenanti quali: stitichezza, diarrea, ponzamento, stress.

Sintomi Principali

  • Dolore durante e, sovente, dopo la defecazione (dolore tagliente, graffiante)
  • Sanguinamento alla defecazione (sangue rosso vivo)
  • Gonfiore
  • Secrezione
  • Prurito

Il dolore inizia con la defecazione e può protrarsi per alcuni minuti a qualche ora, è causato da una contrazione spastica dello sfintere anale.

Diagnosi

In genere il racconto del paziente (anamnesi) e una visita sono sufficienti a porre diagnosi di ragade anale.

Terapia

E’ importante ricorrere subito ad una terapia medica che, se intrapresa presto, potrà evitare l’intervento chirurgico.

Innanzitutto sono importanti alcuni consigli; pertanto:

  • evitare ponzamento;
  • evitare uso eccessivo di carta igienica: usare preferibilmente bidet (meglio tiepidi);
  • evitare l’uso di preparazioni locali (causa di allergia);
  • evitare indumenti di nylon;
  • lassativi di massa ed una dieta ricca di fibre (Crusca: 15-40 gr/die);

Preparazioni locali utili:
1) non steroidee per il controllo del dolore e favorenti la formazione del tessuto di granulazione;
2) anestetici locali (pomate) per le forme acute.

Molti coloproctologi usano in caso di ragade acuta dei tubi di plastica di differente diametro (dilatatori anali) che introdotti nell’ano per alcuni minuti durante il giorno con la loro azione determinano un rilasciamento della muscolatura sfinteriale con conseguente riduzione dello spasmo e quindi del dolore.

Terapia Chirurgica

Razionale: ridurre l’attività’ dello sfintere anale interno per ridurre la resistenza al passaggio delle feci.

Indicazioni

  • Cronicità
  • Spasmo severo sfinterico
  • Fallimento delle terapie mediche

Tecniche principali: sfinterotomia interna. In genere laterale la sfinterotomia viene eseguita facilmente e riporta un gran numero di risultati ottimi per il paziente, solo in presenza di corretta indicazione al trattamento. Possibili alternative possono essere o l’anoplastica (mucosa o cutanea), o il trattamento contemporaneo di ascessi cronici fistolizzati che, soprattutto nelle forme croniche, rappresentano la causa di una mancata guarigione, o l’uso del botulino.