In questo caso le feci hanno un transito regolare nel colon, ma una volta arrivate nel retto si fermano ed il soggetto incontra difficoltà ad espellere le feci per una serie di svariati motivi.

Quindi si tratta di una difficoltà espulsiva delle feci legata ad alterazioni funzionali e strutturali del meccanismo evacuativo:

  • le alterazioni funzionali (tutto è a posto ma funziona male) risiedono nell’incapacità coordinativa della sequenza dei muscoli della defecazione con conseguente difficoltà espulsiva (Dissinergia del Pavimento Pelvico)
  • le alterazioni strutturali invece sono delle anomalie a carico del retto o del piano perineale che “ostacolano” la defecazione.

Compito del proctologo è lo studio di queste alterazioni e l’individuazione della corretta terapia da adottare medica o chirurgica.
Molte persone, e in maggior parte le donne, sono affette, senza saperlo, dalla cosiddetta “ defecazione ostruita”, cioè dall’impossibilità di defecare in modo naturale.
Interminabili minuti passati sul water, necessità di spingere, di effettuare manovre manuali e clisteri per effettuare una quotidiana defecazione e il più delle volte la sensazione fastidiosa di avere ancora la necessità di andare in bagno. Il fastidio è causato, spesso, da un problema inerente al canale ano-rettale (parte finale dell’apparato digerente) e non da errate abitudini di vita.

A volte la parete del retto si prolassa crendo un’ostacolo al passaggio delle feci, (ragione degli sforzi per evacuare), altre volte la muscolatura del retto si sfianca creando una sacca (rettocele) che protrude, nelle donne, verso la vagina (e quindi la necessità di “digitare” nella vagina per far passare le feci), altre volte poi , residui di feci rimangono in piccole tasche mucose lasciando la sensazione di dover ancora defecare, oppure di sentire la necessità di andare in bagno più volte.

È possibile oggi, con un nuovo intervento solitamente poco doloroso e che necessita di pochi giorni di ricovero, risolvere questo fastidioso problema con percentuali di successo intorno al 70-80%.

Sintomi

  • Stare sul water per oltre 15 minuti per evacuare nonostanze gli sforzi
  • Andare in bagno una o due volte la settimana.
  • Necessitare del clistere
  • Evacuare in più volte
  • Avere la sensazione di non aver espulso tutte le feci
  • Aiutarsi col dito nella vagina o nell’ano per facilitare la defecazione

Cause

Con il passare degli anni la muscolatura del retto si indebolisce e si sfianca dilatando la parte dell’intestino dove passano le feci prima di essere evacuate cioè l’ampolla rettale. Al tempo stesso la mucosa del retto perde il sostegno che la tiene fissa alla parete muscolare e tende a scendere verso il basso, si crea cioè un “prolasso” che ostruisce il canale anale.

Rimedi

Questi due fenomeni alterano la possibilità di un passaggio normale delle feci nel canale anale, determinando tutti gli effetti di cui abbiamo parlato. Il nuovo intervento è in grado di ripristinare la continuità muscolare dell’ampolla rettale e di eliminare il prolasso.

Trattamento riabilitativo

In caso di dissinergia del pavimento pelvico, senza presenza di alterazioni strutturali che provochino l’ostruzione del lume rettale, il trattamento di scelta è la riabilitazione del pavimento pelvico mediante fisiokinesiterapia, elettrostimolazione e bioffeedback. In poche parole una “ginnastica” anale e perineale che si esegue in cicli di 10 sedute mediante sonde o trattamenti di fisiocinesiterapia.

Trattamento chirurgico. STARR (Stapled Transanal Rectal Resection) o Resezione Rettale Transanale secondo Longo

E’ possibile oggi normalizzare l’anatomia del canale anale in modo da “disostruire” il passaggio delle feci. L’intervento può essere effettuato in anestesia spinale o in generale. Normalmente il ricovero è di 2/3 giorni e si torna alle proprie occupazioni nel giro di una settimana. L’intervento prevede la resezione per via transanale mediante l’utilizzo di suturatici meccaniche del retto esuberante e “malato”. Tra le complicanze e le sequele, presenti come in ogni intervento chirurgico anche se in percentuale relativamente basse, bisogna segnalare la possibilità di sviluppare un’urgenza defecatoria (necessità impellente di dover defecare) dovuto essenzialmente alla riduzione del volume dell’ampolla rettale. Tale problema è per lo più transitorio. In caso di presenza di muscolatura sfinterica debole o lesionata già prima della procedura chirurgica, siamo soliti eseguire l’intervento di Delorme Interna che è una mucosectomia del prolasso e plicatura circolare della muscolare. Se il prolasso rettale interno od esterno con defecazione ostruita è associato a prolasso ginecologico (utero, vagina o vescica) con sintomatologia specifica, eseguiamo Ventral rectopexy per via laparoscopica o correzione combinata con i ginecologi per via transperineale (STARR + TVT/TVTO/Elevate/Cistopessi fasciale, Sospensioni al sacrospinoso).