E’ l’acronimo per Stapler TransAnal Rectal Resection o resezione rettale transanale secondo Longo. E’ l’evoluzione della tecnica di prolassectomia secondo Longo sempre proposta dallo stesso chirurgo.

La tecnica nasce dall’osservazione che in circa il 20% dei pazienti che presentano stipsi, la causa è da identificare in una ostruzione meccanica del lume rettale da parte dello stesso retto che prolassa dentro a se stesso, rendendo impossibile il passaggio delle feci e creando la situazione clinica definibile come Sindrome da Ostruita Defecazione.

Obbiettivo della tecnica è quello di eseguire una asportazione per via transanale del prolasso rettale ridondante attraverso l’utilizzo di suturatici meccaniche, creando una disostruzione del lume.

L’intervento si può eseguire in anestesia periferica o generale, a seconda delle preferenze del paziente, dura circa 40 minuti e richiede un ricovero di 2-3 giorni.

E’ attualmente l’intervento che, considerando i risultati e i possibili rischi, esprime il miglior connubio tra efficacia e sicurezza.

Possiamo ragionevolmente dire che il paziente ha l’80% di probabilità di guarire o migliorare la sua sintomatologia e un 20% di possibilità di non migliorare. Le possibili complicanze sono abbastanza rare (e comunque presenti in ogni tecnica chirurgica) e sono soprattutto quelle emorragiche immediate o tardive (circa 2-3%). In questo tipo di chirurgia bisogna segnalare e avvertire il paziente di un possibile sintomo postoperatorio presente in circa il 10% del casi che è l’urgenza defecatoria dovuta alla riduzione del volume dell’ampolla rettale. Tale sintomo è solitamente transitorio ma purtroppo non nella totalità dei casi (circa 3% di urgenza stabile). E’ per questo che questa chirurgia deve essere eseguita solo da chirurghi colorettali esperti e dopo aver eseguito tutti gli esami specialistici, necessari sia per porre l’indicazione che per eventualmente porre la controindicazione a questo trattamento per aumentato rischio di complicanze.

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